mercoledì 12 novembre 2014

La missione spaziale del Lander Philae

Fonte: www.flickr.com
Questo post sarà soggetto a vari aggiornamenti.
Il lander Philae (Originariamente di nome RoLand), sviluppato dalla Agenzia Spaziale Europea, è atterato con successo (Nonostante gli arpioni, in grado di penetrare materiali con una resistenza compresa tra 300 kP e 5 MPa, non si sono attivati, lasciando incertezze sulla posizione e stabilità del lander) sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (Scoperta il 20 settembre 1969), alle 10:05 (Ora italiana), rispetto alle 10:03 previste e con una durata di circa 7 ore ad una velocità di circa 1 m/s, dopo un viaggio di 10 anni trasportato dalla sonda Rosetta. Perciò rappresenta il primo manufatto umano ad eseguire un atterraggio controllato sul nucleo di una cometa.Riguardo 67P/Churyumov-Gerasimenko è una cometa periodica, con un periodo orbitale di 6,45 anni terrestri.


Durante il suo viaggio verso il perielio, verranno studiati processi che conducono alla formazione ed evoluzione della coda e della chioma. Mentre, recentemente si è fatta una stima della sua massa, pari a (± 0,1) × 1013 kg e della velocità di fuga di 1 m/s.
Riguardo la durata della missione, invece, abbiamo un po di incertezze, ma le predizioni del Team parlano di Febbraio. Inoltre, non è la prima volta che accade, infatti il Mars Exploration Rover-B si pensava sarebbe durato 90 giorni e invece è ancora in funzione dal 2004.

La batteria secondaria e l'illuminazione
Dalle immagini panoramiche raccolte attraverso CIVA (Comet Infrared and Visible Analyser) dal Centro europeo per le operazioni spaziali, Philae risultò trovarsi parzialmente in ombra e di conseguenza l'illuminazione solare è non è sufficiente per ricaricare le batterie del lander.
Infatti sulla superficie, sarebbe dovuta entrare in funzione la batteria secondaria, ricaricabile attraverso i pannelli fotovoltaici: il sito Agilkia era stato selezionato anche per illuminare il lander Philae per almeno sei ore durante ogni rotazione della cometa, ma il sito in cui si è arrestato (in prossimità del "sito B") permette al lander di riceve luce solo per un'ora e mezzo a rotazione.

Ultime manovre
La mattina del 14 novembre la carica rimasta nella batteria avrebbe assicurato l'operatività del lander solo per il resto del giorno e furono eseguite con successo tutte le osservazioni scientifiche consentite. Solo dopo fu ordinato a Philae di sollevarsi di 4 cm e di ruotare di 35°, garantendo una migliore esposizione alla luce solare dei suoi pannelli fotovoltaici. Gli strumenti si spensero e il contatto si interruppe alle 0:36 UTC del 15 novembre. Ora bisognerà aspettare l'Agosto del 2015, quando la cometa sarà più vicina al Sole, e potremo assistere alla riaccensione di Philae.

Il recupero
La sera del 13 Giugno 2015, la sonda spaziale Rosetta ha ricevuto una trasmissione di 85 secondi da Philae, e ciò indicava che il lander si era risvegliato e, quindi, uscito dalla fase di ibernazione. I segnali sono stati ricevuti lo stesso giorno dalla European Space Operations Centre dell'ESA in Darmstadt alle 22:28 CEST.
Più di 300 pacchetti di dati sono stati analizzati dai team presso il Lander Control Center del German Aerospace Center (DLR), ma restano ancora più di 8000 pacchetti di dati nella memoria di massa di Philae, che daranno le informazioni su quanto accaduto al lander negli ultimi 1,5 giorni cometari sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (il periodo di rotazione totale della cometa è di circa 12 ore). In particolare Philae ha una temperatura di funzionamento -35° gradi Celsius, infatti ha bisogno di essere in un ambiente con almeno -45° Celsius e ha a disposizione 24 Watt e per acquisire la piena capacità di comunicazione radio bidirezionale basterebbero 19 Watt (la potenza minima di attivazione è 5,5 Watt).