sabato 30 marzo 2013

Il 14% della massa galattica di NGC 1277 è costituito da un buco nero Supermassiccio


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Un buco nero ,di massa e dimensioni grandissime, è stato individuato da un gruppo di astronomi del Max-Planck Institut  a Heidelberg, Università del Texas ad Austin, descritto sul giornale, Nautre. Questo si trova nella galassia NGC 1277, una galassia peculiare osservata per la prima volta in Irlanda da Lawrence Parsons il 4 dicembre 1875, situata a 220 milioni di anni luce da noi, nella costellazione di Perseo, ma invece di costituire lo 0,1% della massa galattica, com'è consuetudine, con i suoi 17 miliardi di masse solari arriva a rappresentarne addirittura il 14% e il suo diametro, corrisponde a circa undici volte quello dell'orbita di Nettuno. I buchi neri più massicci sono stati osservati nelle galassie giganti ellittiche, ma questo è stato osservato in una galassia lenticolare piccola.



Un rapporto galassia-buco da record
Il record di un rapporto tra buco nero e galassia più elevato era di una piccola galassia chiamata NGC 4486B, il cui buco nero centrale arriva all'11% della massa totale. Questa scoperta e il fatto che anche NGC 4486B e altre quattro galassie compatte ospitino buchi neri sovradimensioati, aiutano a comprendere meglio i rapporti fra la formazione e lo sviluppo delle galassie e dei loro buchi neri, ma anche perché nelle galassie piccole e in quelle molto massicce si sviluppino processi fisici differenti rispetto al modo in cui crescono i loro buchi neri Supermassicci.
Il calcolo della massa di NGC 1277 è stato possibile grazie a uno dei più grandi telescopi del mondo lo Hobby-Eberly Telescope da 9,2 metri, con la partecipazione dell'Università del Texas a Austin, la Pennsylvania State University, a Georg-August-Universität a Göttingen e la Ludwig Maximilians Universität di Monaco di Baviera.