mercoledì 10 agosto 2016

Cosa non accadde dal 5 al 14 ottobre del 1582

Il quadrante astronomico dell’Orologio
Astronomico di Praga è a forma di astrolabio, strumento
utilizzato per determinare la posizione delle stelle.
Tra il calendario giuliano e quello gregoriano c'è di mezzo il nulla.
La Terra percorre circa 940 milioni di km ad una velocità media pari a circa 30 km/s, compiendo il moto di rivoluzione attorno al Sole. Completando dunque… un anno. Di quest’ultimo, come per il giorno, ne distinguiamo uno siderale e uno solare. Il primo corrisponde all’intervallo di tempo tra due passaggi consecutivi del Sole per uno stesso punto dell’eclittica, riferito a una stella (365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi), mentre il secondo indica il periodo di tempo compreso fra due passaggi successivi del Sole all’equinozio di primavera (365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi).


Tale differenza è dovuta anche al moto di precessione degli equinozi, causato dall’azione perturbatrice che gli astri vicini esercitano sulla direzione dell’asse terrestre. Inoltre il moto rotatorio della Terra subisce un rallentamento regolare, a causa di una trasformazione dell’energia in calore e di conseguenza la durata del giorno si allunga di due millesimi di secondo ogni 100 anni. Fatta questa premessa, iniziamo. C’era una volta…

…nel 46 a.C. Gaio Giulio Cesare che, in qualità di pontefice massimo, promulgò il calendario solare elaborato dall’astronomo greco antico Sosigene di Alessandria. La sua riforma riprendeva il calendario egizio, descritto dal decreto di Canopo scolpito nel 238 a.C. sull’omonima stele. Esso prevedeva ogni quattro anni l’aggiunta di un giorno, ma rispetto all’anno astronomico accumulava un piccolo ritardo di circa 11 minuti e 14 secondi all’anno, ovvero circa un giorno ogni 128 anni, fino ad arrivare a circa dieci giorni nel XVI secolo.

Così con la bolla papale Inter gravissimas, il papa Gregorio XIII introdusse il calendario gregoriano. Nel 1582 infatti radunò una commissione di esperti, tra cui il medico, astronomo e matematico italiano Luigi Lilio, per riformare il calendario. Scartando dieci giorni, al 4 ottobre seguì il 15 dello stesso mese e fu così che dal 5 al 14, giornate inesistenti, non accadde letteralmente nulla. Frattanto varie nazioni non abbandonarono immediatamente il calendario giuliano: per esempio in Inghilterra il rinnovamento avvenne nel 1752, sopprimendo però gli undici giorni dal 3 al 13 settembre.

Perciò il matematico e fisico inglese Isaac Newton nacque sia il 25 dicembre del 1642 sia il 4 gennaio del 1643: è una questione di calendari.