mercoledì 18 gennaio 2017

L'insetto che non poteva volare

Ma non lo sapeva e volava lo stesso.
Un bombus anachoreta stampato
su un francobollo russo.


Spinto da quanto viene fatto nel campo dell’aviazione, ho applicato agli insetti le leggi di resistenza dell’aria ed ho concluso, con il sig. Sainte-Laguë, che il loro volo è impossibile. Con queste parole l’entomologo e ingegnere aerospaziale francese Antoine Magnan introdusse il suo libro Le Vol des Insectes nel 1934, ma a cosa faceva riferimento?

Dalla tribù Bombini, i bombi sono insetti prònubi con ali… interessanti, perché sembravano inadatte per sostenere il loro peso. Questa infatti è una situazione piuttosto strana, basti pensare ai meganisotteri che oltre 280 milioni di anni fa primeggiavano tra gli entomi con un’apertura alare di 70 centimetri. Successivamente i livelli di ossigeno nell’atmosfera calarono, impedendo la loro sopravvivenza, ma un ulteriore contribuito al ridimensionamento di questa classe li vede prede facili per gli uccelli, con i quali erano anche in competizione per il cibo.

mercoledì 11 gennaio 2017

Why we are science?

This is the story of a girl who loved dinosaurs for their strengh and physical capabilities since she was quick tempered, she also adored space because she wanted to know what are those glowing sparkles in the darkness of the night sky. As she was growing up, she discovered that her passion around dinosaurs was mostly focused on how they disppeared, that means the asteroid which hit earth millions of years ago,the object from our solar system. So you can say, her interest was targeting space.
She is now at high school and things have never changed, they even got stronger because she started feeling she could act, she could turn her dreams into reality, satisfy the expectation of the little girl inside her. That girl was and is me. So why do I love science? And most importantly, why should we love science?

mercoledì 4 gennaio 2017

La force guidant les trains

Il vous est sûrement arrivé de prendre le train et bien que ce ne soit pas le voyage le plus comfortable de votre vie, il eut probablement un moment où vous vous êtes posé la question à propos de son fonctionnement. Qu'ils lévitent ou grattent les rails, un mot ou plutôt un adjectif revient toujours c'est le "magnétique".

mercoledì 7 settembre 2016

L’imprevisto cosmologico che tentò di stabilizzare l’Universo

Desiderava un universo statico, ma questo accelerò spudoratamente.

Egli lo definì il suo più grande errore. Un imprevisto. Correva l’anno 1917 quando il fisico e filosofo tedesco Albert Einstein formulò un modello cosmologico relativistico, che prevedeva un Universo illimitato, ma… finito. Secondo questo modello l’Universo collasserebbe su sé stesso a causa dell’attrazione gravitazionale (Big Crunch), ma ciò andava contro quanto da lui sostenuto, ovvero che fosse isotropo, omogeneo e globalmente statico: per quest’ultima peculiarità dovette introdurre nella sua teoria una forza repulsiva che, ad un certo valore critico, avrebbe impedito l’implosione. Così, nell’equazione di campo della Teoria della Relatività Generale del 1915, entrò in gioco la cosidetta costante cosmologica… Λ.

Mappa della radiazione cosmica di fondo, priva dei contributi dovuti a sorgenti locali e dell’anisotropia di dipolo.

mercoledì 24 agosto 2016

1998, 1999… 2000? No, 1900

Il primo vero bug trovato in un computer:
una falena incastrata nei circuiti.
Storia di un insetto informatico affezionato al XX secolo: il Millennium Bug.

È stato così per tutte le mie invenzioni. Il primo passo è un’intuizione, e viene come una fiammata, poi le difficoltà crescono… ed è allora che quei “bachi”, così sono chiamati i piccoli sbagli e le difficoltà, si manifestano… Il 9 settembre del 1947 questa difficoltà colse la matematica, informatica e ammiraglio statunitense Grace Murray Hopper: tra i circuiti di un computer Mark II si era incastrata una falena. Un insetto, un baco. In inglese, un bug. Il tenente incollò il lepidottero sul registro del succitato elaboratore, tutt’ora conservato presso lo Smithsonian National Museum of American History. Ma nell’odierno linguaggio informatico un bug non è altro che un errore o un guasto di un software che porta al suo malfunzionamento, manifestato da un risultato errato, inatteso, imprevisto… generalmente per via di un codice sorgente difettoso.