La sonda New Horizons effettuerà il sorvolo di un'oggetto della Fascia di Edgeworth-Kuiper: le osservazioni di quest'ultimo saranno simili a quelle condotte su Plutone, nonostante ci sarà una minore disponibilità di potenza, luce e banda.
Dal 2011 il team di New Horizons aveva iniziato a cercare KBO (Kuiper Belt Objects) idonei, ovvero situati all'interno di una regione conica che si estende da Plutone e che si trova all'interno di 55 UA.
Dal 2011 il team di New Horizons aveva iniziato a cercare KBO (Kuiper Belt Objects) idonei, ovvero situati all'interno di una regione conica che si estende da Plutone e che si trova all'interno di 55 UA.
Hubble condusse quattro campagne di osservazione, rispettivamente il 2, il 3, il 21 e il 23 Agosto, raccogliendo più di 930 fotografie di PT1, al fine di ricostruirne il percorso orbitale: questo permette agli scienziati di scegliere con precisione la minima distanza di incontro con l'oggetto.
Le possibilità iniziali di raggiungere questi ultimi senza dover ricorrere al carburante per correggere la rotta della sonda sono, rispettivamente, 100%, 7% e 97%.
Il 28 marzo del 2015 furono pubblicati alcuni aggiornamenti riguardo i parametri orbitali dei KBO e sono stati assegnati i loro nomi ufficiali, rispettivamente: 2014 MU69, 2014 OS393, 2014 PN70. Mentre PT2 venne scartato come PT4 e PT5, in quanto non idonei alla missione.
Terminata la propria missione, New Horizons seguirà le sorti delle sonde Voyager 1 e 2, esplorando l'eliosfera esterna, l'eliosheath e l'eliopausa, che potrebbe raggiungere nel 2047.
Riguardo il secondo obbiettivo della sonda New Horizons, e non solo, consiglio di leggere l'articolo del 10/15/2014 "Finally! New Horizons has a second target" di Emily Lakdawalla, quello del 29/03/2015 "Alan Stern on Pluto’s Wonders, New Horizons’ Lost Twin, and That Whole “Dwarf Planet” Thing" di Corey S. Powell, quello del 17/08/2006 "New Horizons Salutes Voyager" e quello del 15/10/2014 "NASA’s Hubble Telescope Finds Potential Kuiper Belt Targets for New Horizons Pluto Mission" di Sonja Alexander.