Ero indeciso se postare questo argomento nell'aria "Astrofisica" o "Chimica", capirete il perché.
La Ben Murdin dell’Advanced Technology Institute dell’Università del Surrey, nel Regno Unito, , ha riprodotto in laboratorio il comportamento di un atomo di idrogeno nelle condizioni equivalenti a quelle riscontrate su una Nana Bianca (descritto in un articolo su “Nature Communications”). Le Nane Bianche sono una delle ultime fasi dell’evoluzione delle stelle con una massa medio/piccola, rappresentato dal 97 per cento circa dei corpi celesti che fanno parte della nostra galassia. Sono molto dense, perché concentrano in un volume anche inferiore a quello di un piccolo pianeta come la Terra una massa simile, se non più grande, a quella del Sole.
Sulla superficie delle nane bianche c'è un campo magnetico estremamente intenso, 100.000 tesla. Le misurazioni dell'intensità del campo magnetico sono afflitte da un rumore di fondo...
intenso, anche nel caso dell'elemento più semplice, ovvero l'idrogeno. (come sappiamo per la sua composizione a livello subatomico) Per creare artificialmente lo stesso tipo di comportamento spettroscopico delle Nane Bianche c'è, come dimostrano Murdin con i suoi colleghi. I livelli energetici dell’idrogeno infatti sono riprodotti con sorprendente somiglianza dalle impurità che vengono inserite in alcuni tipi di semiconduttori, una tecnica nota come drogaggio.
E' stato considerato uno di questi semiconduttori “drogati”, ovvero il silicio con fosforo (Si-P). Questo sistema ha uno spettro di emissione del tutto simile a quelle dell’idrogeno. L’aspetto ancora più eclatante è che le caratteristiche fisiche del semiconduttore drogato con fosforo determinano un effetto in scala sul campo magnetico applicato. Questo effetto fa sì che con soli 30 tesla si possa riprodurre e quindi studiare il comportamento dell’idrogeno sulla superficie delle stelle "decedute".
La Ben Murdin dell’Advanced Technology Institute dell’Università del Surrey, nel Regno Unito, , ha riprodotto in laboratorio il comportamento di un atomo di idrogeno nelle condizioni equivalenti a quelle riscontrate su una Nana Bianca (descritto in un articolo su “Nature Communications”). Le Nane Bianche sono una delle ultime fasi dell’evoluzione delle stelle con una massa medio/piccola, rappresentato dal 97 per cento circa dei corpi celesti che fanno parte della nostra galassia. Sono molto dense, perché concentrano in un volume anche inferiore a quello di un piccolo pianeta come la Terra una massa simile, se non più grande, a quella del Sole.
Sulla superficie delle nane bianche c'è un campo magnetico estremamente intenso, 100.000 tesla. Le misurazioni dell'intensità del campo magnetico sono afflitte da un rumore di fondo...
intenso, anche nel caso dell'elemento più semplice, ovvero l'idrogeno. (come sappiamo per la sua composizione a livello subatomico) Per creare artificialmente lo stesso tipo di comportamento spettroscopico delle Nane Bianche c'è, come dimostrano Murdin con i suoi colleghi. I livelli energetici dell’idrogeno infatti sono riprodotti con sorprendente somiglianza dalle impurità che vengono inserite in alcuni tipi di semiconduttori, una tecnica nota come drogaggio.
E' stato considerato uno di questi semiconduttori “drogati”, ovvero il silicio con fosforo (Si-P). Questo sistema ha uno spettro di emissione del tutto simile a quelle dell’idrogeno. L’aspetto ancora più eclatante è che le caratteristiche fisiche del semiconduttore drogato con fosforo determinano un effetto in scala sul campo magnetico applicato. Questo effetto fa sì che con soli 30 tesla si possa riprodurre e quindi studiare il comportamento dell’idrogeno sulla superficie delle stelle "decedute".